Motonave Paganini vol. II - ANArtI Firenze

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Motonave Paganini vol. II

Attività della Sezione
Prentazione volume II

Sembrava che ci fossimo lasciati soltanto da alcuni giorni: lo stesso tavolo con la bella coperta rosso mattone intorno al quale si sono accomodati il Gen. Rocco Viglietta, Presidente dell’A.N.Art.I., il Col. Antonino Zarcone, introdotti dal Presidente della Sezione Provinciale di Firenze, Serg. Andrea Breschi.
Ai due lati del tavolo, sui lati corti – come si dice -, il tecnico addetto alle diapositive e amico degli Artiglieri fiorentini, Marcello Mariotti, dall’altro, a lui di fronte, l’autore, chi scrive: Art. Franco Fantechi, della Sezione fiorentina.
Di diverso? La Sede e la sala, magnifiche e vaste, messe molto gentilmente a disposizione dell’evento dall’Associazione Nazionale Alpini, Gruppo e Sezione di Firenze, nelle persone del Capogruppo di Firenze,Alp. Luigi Puricelli e del Presidente della Sezione , Magg. Marco Ardia.
Nelle medesime Sede e sala c’era stata la commovente Cerimonia della consegna di una Targa, a cura della Sezione degli Artiglieri fiorentini, promossa e voluta da un Artigliere del 27° Rgt. in ricordo e memoria degli Alpini della Julia, caduti nel mai dimenticato terremoto del Friuli del 1976. In tale drammatica e triste occasione gli uomini del 27° prestarono instancabile aiuto nel recupero delle vittime.
Anche il numero dei presenti in platea è stato diverso: a fronte delle 280 persone del 2015, questa volta ne sono state contate soltanto 120/125. Allora le biografie erano 103, questa volta soltanto 57.
Di analogo anche la stessa passione con  la quale si sono prestati gli amici a leggere e cantare alcuni materiali pubblicati: lettere, cartoline e diari; sono state cantate 4 ottave di un poemetto in ‘ottava rima’ alla maniera della toscana contadina.
Dopo l’indirizzo di saluto ai convenuti da parte del Presidente della Sezione fiorentina, hanno preso la parola il Presidente Viglietta ed il Col.  Antonino Zarcone, Storico militare.
Ambedue gli oratori hanno sottolineato l’importanza della memoria ma ancor di più della sua trasmissione, oltre che l’interesse della storia di quegli uomini finalmente evidenziata nel lavoro che veniva presentato: la storia la fanno gli uomini e di loro questa volta si è parlato, di fronte alla loro famiglie che avevano fornito il materiale racconto e documentato nella pubblicazione.

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